Siria, oltre le bombe, coraggio e amore.

Siria, oltre le bombe, coraggio e amore.

..LE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE ACCOLGONO GLI ULTIMI TRA GLI ULTIMI.

Damasco, Siria. Ieri metropoli di memorie, colori, profumi … Oggi, volto cupo di un feroce conflitto stagliatosi sul bene più intimo e prezioso … La vita. Vita di figli, madri, padri … Vita di uomini.

Qui, le “Figlie di Maria Ausiliatrice” sfidano la guerra restando al fianco dei più bisognosi: malati, feriti, orfani, soli, offrendo cure ai corpi offesi dalle armi e conforto agli animi straziati dalle perdite.

Dal 1913 dirigono l’Ospedale Italiano di Damasco, nel quartiere di Mazraa, e dall’inizio del conflitto soccorrono gratuitamente i feriti di bombardamenti e autobombe che colpiscono senza sosta la capitale. “Ci sono stati giorni in cui sono arrivati 30 feriti, li abbiamo sistemati anche nei corridoi, dandoci da fare tutti come potevamo, medici, infermieri e suore”, ha detto la Direttrice, sr Annamaria Scarzello, al microfono dell’inviato dell’ANSA, Alberto Zanconato.

L’ospedale, un edificio vecchio, ma ben tenuto, con 55 posti letto e 70 medici operativi, venne fondato nel 1913 dall’egittologo Ernesto Schiapparelli.  L’anno scorso si è celebrato il centenario. Suor Widad Abiad, FMA siriana, racconta che durante la II Guerra Mondiale è “stato occupato dai britannici, ed è rimasta solo una suora a fare la guardiana. Poi l’attività è ripresa” . Oggi, l’ospedale è un punto di riferimento per la popolazione, nel conflitto che scuote la capitale e la Siria intera. “Un arcobaleno che si staglia nel cielo cupo che alcuni vogliono stendere sulla Siria”, dice sr Ibtissam Kassis, Vicaria della provincia del Medio Oriente. 

Davanti all’ospedale, in un unico grande complesso, vivono la scuola e l’oratorio, quest’ultimo cogestito con i salesiani, in cui bambini e giovani, in tempo di pace, hanno trovato momenti di gioco, formazione e svago. Oggi, soprattutto, rifugio e protezione da una guerra senza scampo.

“Mai a nessuno ho visto negare il loro aiuto …”, afferma Allesandra Zunin che in Siria ha prestato volontariato attraverso il Vides. Una vera e propria passione salesiana che abbraccia tutti al di là di “credo” e “fede”. il Vides , figlio di questa grande spirito di carità e passione per l’altro, è al loro fianco in Siria e nel mondo, per incoraggiare, rafforzare e diffondere il loro operato, per lottare contro la guerra e dare soccorso ad ogni figlio di Dio.