
La grande famiglia Salesiana, attraverso la costituzione dell’ equipe di soccorso “Don Bosco Relief Team”, potenzia gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto ed estende il proprio raggio di azione ai distretti più remoti del Nepal, lontani dagli altri flussi umanitari.
Condividiamo con voi la lettera delle nostre sorelle occupatesi del distretto di Gorkha, a 15 km dall’epicentro, una zona molto difficile da raggiungere e per questo ancora in fortissimo stato di bisogno di cibo e viveri…
Carissime sorelle,
il 9 e il 10 maggio abbiamo visitato una delle zone vicine all’epicentro del terremoto, il distretto di Gorkha. Si trova molto lontano da Katmandu e le nostre sorelle, sr Aquila e sr Maria, vi sono rimaste per due giorni. Insieme ai padri salesiani abbiamo distribuito riso, olio e altri viveri a più di 500 famiglie. Sono pochissime le case che ancora si vedono in piedi. Quasi tutte le scuole sono cadute a terra. Le persone vivono nelle tende. La paura è nei loro cuori … Nelle loro menti. In migliaia sono bisognosi!
Gorkha, con una popolazione di più di 271 mila abitanti, è uno dei distretti più colpiti. L’epicentro del terremoto è stato a Brapok, distante circa 15 Km dalla citta di Gorkha. Il 16 maggio, 412 persone sono state segnalate morte e 1.034 ferite. Nella parte sud del distretto il cibo viene distribuito, ma dalle osservazioni sul campo è chiaro che il cibo offerto non è sufficiente per l’intera popolazione dell’area. Molte zone colpite nelle aree montuose di Gorkha non sono ancora state raggiunte dall’assistenza umanitaria.
Nella parte nord non ci sono strade, ma solo sentieri. Il livello di distruzione all’interno del distretto varia molto da zona a zona, così come la disponibilità di cibo e viveri. Una stazione umanitaria è stata disposta nelle premesse del Chief District Officer. Come in altre zone montuose del Nepal, Gorkha ha dei luoghi famosi per trekker stranieri. Queste sono zone di importante guadagno, attraverso l’impiego di personale locale come guide, facchini e per gli alloggi turistici. A causa delle frane i sentieri sono bloccati e le prospettive di guadagno turistico sono per il momento nulle. Sopratutto quei sentieri sono le uniche rotte di accesso alle zone remote, che si trovano in totale isolamento. Liberare questi sentieri per portare soccorso e servizi è davvero una priorità! Ancora oggi sentiamo scosse. Ieri ce ne sono state due.
Per favore aiutateci e accompagnateci con le vostre preghiere.
Con il cuore grato alla Nostra Signora
Sr Clara
Kathmandu (Nepal)