SERVIZIO CIVILE. “VOLONTARI IN RACCONTO…”

SERVIZIO CIVILE. "VOLONTARI IN RACCONTO..."

 «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia di altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è» ~ Marcel Proust

I nostri Volontari e i loro dieci, cento, mille sguardi … Quelli dei bambini e delle bambine, degli adolescenti e degli anziani che ogni giorno servono con gioia, rispetto e dedizione. Un rapporto di reciproco arricchimento e di comune crescita. Questo incoraggia la fiducia e la speranza nei rapporti umani,  questo ci dà la forza di continuare con più determinazione a servire, attraverso il Servizio Civile, questa nostra umanità. Vogliamo diffondere questo spirito che ci attraversa, affinché  pervada e si diffonda, cresca. Esploda!

Grazie a Maria Chiara e Roberta, nostre Volontarie in Servizio Civile a Rimini, perché la loro testimonianza ci ha donato “centinaia di universi”…

Foto Roberta 2

  “Che strana sensazione tornare a scuola ogni giorno. Un posto  fino a quattro mesi fa sconosciuto ai miei occhi, ora tramutato  in quel posto  speciale che non si può lasciare. Perché? La  risposta abita nell’innocenza  e scaltrezza che i bambini pongono  agli occhi di chi è capace di affondare  tutto se stesso in quel  prezioso linguaggio non verbale. Perché i bambini    rispondono  alle domande ponendo altre domande, aprendo altre finestre, altre porte che aprono altri mondi” ~ Roberta Tota

  “Ho iniziato il Servizio Civile prestando la mia persona, la mia    sensibilità   e le mie umili conoscenze presso la scuola primaria    in classe quarta, una   classe che mi piace definire “arcobaleno”  per la grande varietà di personalità che ci sono:tutte con un  carisma diverso.(…) Quasi fin da subito si è instaurasto un gran clima di amicizia e serenità con i ragazzi, sebbene fosse spesso difficile saper essere autorevole in alcuni momenti. Col passare del tempo notavo sempre più che ogni bambino aveva la sua storia da raccontare, fatta di gioie ma spesso anche di difficoltà. (…) Ogni bambino sente proprio il bisogno di essere valorizzato e spesso la scuola rimane l’unico modo che i bambini hanno per esprimersi ~ Maria Chiara Agnoletti

“Restare in silenzio a contemplare questo magico spazio. Svuotarmi. E riempirmi. Svuotarmi. E riempirmi ancora. Come in un movimento continuo di rinascita. Il ruolo di volontaria mi offre l’occasione di esplorare dentro e una volta scoperto il gioco è impossibile sottrarmi. E’ un intenso viaggio per conquistare equilibri, dialogando sottovoce con me stessa per focalizzare la mia utilità in relazione ai bambini che hanno bisogno di me” ~ Roberta Tota

“Accanto alle relazioni felici e allegre ( come consiglia Don Bosco), c’erano anche i momenti difficili in cui non sapevo come rapportarmi rispetto a richieste di ascolto eclatanti: ho notato spesso che il comportamento agito predomina sempre di più sul pensato e spesso si fatica a rapportarsi. Ho provato sentimenti, che ritengo umani e giusti, di frustrazione e di stanchezza, ma ho sempre cercato di tenere fermo il mio obiettivo: far capire che l’educatore ci sarà sempre, nonostante tutto” ~ Maria Chiara Agnoletti

Foto Roberta 1

 “Mi vedevano come un’eroina, perché nonostante le barriere non sono solità arrendermi. Sono una di loro. Una compagna di viaggio che insegna,  attraverso la sua presenza, a tirare fuori motivazione e volontà nella ricerca di una strada nonostante le ostilità e le nostre naturali incapacità. Perché non smetteremo mai di cercare. Mi hanno accolto, i primi quattro mesi,  in  prima elementare. Lascio immaginare l’aria che respiravo! Mi chiedevano  spesso quale fosse il mio ruolo. Mi faceva sorridere perché erano loro che  aiutavano me e non il contrario. Il fatto di essere così aperti alla vità e alle  persone mi rendeva grata. Mi facevano domande così sentite e attente che  rimanevo attonita a guardarli”  ~ Roberta Tota