ESSERE VOLONTARI. LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA.

ESSERE VOLONTARI. LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA.

Essere volontari al VIDES. Da Roma a Cammarata il racconto di Claudia …

    Vorrei parlare a chi ora sta leggendo queste righe, a chi inizia la giornata, a quelle mamme che stanno accompagnando il loro figli a scuola, a quei papà a lavoro, a quei ragazzi che stanno compiendo gli ultimi sforzi per terminare l’anno scolastico, ai bambini che giocano nei parchi, ai nonni, dono prezioso di tutte le famiglie. A chi è sereno, a chi si sente perso. Vorrei, in punta di piedi, avvicinarmi al cuore di ognuno di voi. Sono tornata in Sicilia, dopo due anni. A Roma, stavo lottando con tutte le mie forze per continuare a sprigionare  Amore e voglia di credere nel mio progetto di vita, ma sentivo una mancanza nel mio cuore.

Perché per donare Amore forte e vigoroso, è neccessario nutrirsio ogni giorno, e nel mio quotidiano, nei ritmi della mia bellissima città, questo non è sempre possibile. E così, eccomi di nuovo qui. Ho scelto di dedicare tempo a ciò che più Amo. La vita, le persone. Sono bastate poche ore nella realtà siciliana, in questa splendida comunità, per ritrovare le motivazioni che mi hanno spinto ad amare il Sociale. Ho respirato un’atmosfera familiare, accogliente, calorosa, tanto da sentirmi subito parte della vita degli educatori, dei ragazzi, delle splendide suore che guidano questa struttura.

Sono venuta per “dare” e mi ritrovo  colma d’Amore. Scopro ogni giorno, negli occhi dei ragazzi, quanto non importa l’entità della sofferenza, delle difficoltà, dei drammi che si conservano nel cuore. Io, nel mio piccolo, ho cercato di aiutarli con l’Italiano, loro mi hanno insegnato che quello che davvero fa la differenza è la spontaneità e la ricchezza umana che hai dentro. Ecco che semplici gesti, come sorridersi, impastare insieme il pane, cucinare un dolce, condividere un pasto, ascoltarsi e prestare attenzione all’altro, partecipare alla vita scolastica, anche fuori la comunità, salutare un paesano, è rispettare il luogo che ci accoglie, è viverlo appieno. E’ cogliere e trasmettere un valore autentico. Ho sperimentato la quotidianità lavorando insieme ai ragazzi in cucina, occupandomi del decoupage con l’educatrice Rena per dar forma alle calamite in legno, uscendo accompagnata dall’educatrice Carla e alcuni ragazzi della comunità per visitare la tipografia del Paese, dove hanno potuto relazionarsi  con le possibilità che li circondano, aprirsi a diverse prospettive.

Ogni mattina, con sr Giuseppina brucculeri, ci siamo dedicate al giardinaggio. Ed io ho potuto conoscere le anime, i pensieri, e i forti valori religiosi con il Ramadan, che si sta svolgendo mentre sono qui, perché è la concretezza che unisce le persone. Non conta chi sei e da dove vieni, l’Amore è di tutti e per tutti.

Grazie ai ragazzi perché i loro sguardi non hanno bisogno di essere accompagnati da parole, a chi si illumina e mi illumina quando condividiamo lo studio, a chi mi chiede ogni giorno “fammi capire se, davvero, sei qui per me”.

Grazie alle semplici passeggiate con sr Giuseppina Brucculeri, per i sapori di questa terra, che mi ha fatto scoprire.

Grazie a Giuseppe per i nostri confronti, che hanno fatto rifiorire in me il desiderio di perseguire le mie scelte, Grazie a Carla, la cui dolcezza nei miei riguardi mi ha meravigliato e colpito, grazie ad Antonio, che mi ha riaccolto benevolo, grazie a Rosetta amorevole  e gioiosa, a Carmela e Giuseppe Mangiapane, ottimo specchio della mia esperienza, alle risate con sr Giuseppina e sr Rosalba, durante i nostri pranzi e le nostre cene, a te Rena, per l’affetto che condiviadiamo, per avermi fatto sentire come un dono prezioso nella vostra comunità. Ai ragazzi del corso Osa, con cui abbiamo condiviso idee e piccoli lavori. A te sr Nella, mia guida di lavoro e comprensione. Io spero, anche solo in minima parte, di essere riuscita a donarvi il mio cuore e la mia gratitudine per questi giorni insieme. Sarà difficile andare via stavolta, ma se c’è una cosa che ho imparato è che “siamo famiglia” e possiamo esserlo ovunque siamo o torneremo.

Con immenso affetto

Claudia