
Sono trascorsi ormai tre mesi dalla sua partenza in Sud Sudan. Qui Elisa, cooperante agronoma, è impegnata nel progetto VIDES “Women empowerment e sviluppo agricolo sostenibile per il raggiungimento della sicurezza alimentare in Sud Sudan”, volto ad aumentare e diversificare la produzione agricola e ad introdurre pratiche di allevamento sostenibile, incrementando ad un tempo la formazione, la produzione e la commercializzazione dei prodotti agricoli di 150 donne che vivono nel distretto di Gumbo (abbiamo fatto riferimento alla drammatica situazione che il Paese sta vivendo in : “Sud Sudan. Conflitto e carestia: 6 milioni di persone a rischio”; E’ Ancora guerra in Sud Sudan.Emergenza sfollati).
Un progetto importantissimo e dalle lughe vedute che, attraverso un approccio multidisciplinare ( agronomia, ingegneria energetica, pedagogia etc ), vuole far germogliare in loco una cultura della sostenibilità sia dal punto di vista delle risorse materiali che umane ( la formazione riveste, su chiara impronta Salesiana, un’importanza primaria).
Un “diario di bordo”, redatto dalla nostra Elisa, ci coinvolgerà in questo percorso ad oggi in stato di avanzamento e foriero di grandi successi.
Di seguito alcuni passi del “diario” di Elisa, qui invece potrete trovare l’intero contributo.
“Durante tutto il mese i lavori del progetto agricolo sono andati avanti: la ditta che ha installato la nuova pompa ha completato l’impianto elettrico (a pannelli solari) e idraulico che collega il pozzo ai serbatoi. Speriamo presto di poter collegare i serbatoi con un impianto di irrigazione a goccia, ma per ora siamo nella stagione delle piogge e coltiviamo cantando sulle abbondanti precipitazioni di questo mese. Le piogge ci hanno permesso di coltivare patate dolci, okra, karkadé, pomodori, insalata, mentre le giornate di sole ci hanno permesso di raccogliere ed essicare mais ed arachidi. Sono anche iniziati i lavori per la realizzazione della nuova recinzione dei campi. Anche se ci vorrà un po’ prima di finire perché qui tutti i lavori richiedono tempo per mancanza di mezzi e strade ( anche i materiali si portano tutti a mano) e perché una parte del campo è occupata da un grande stagno creato dalle piogge e ancora non ci si può andare. (…) Nel campo le donne continuano a seminare, togliere le erbe infestanti, trapiantare e raccogliere. Nel frattempo gli operai continuano la costruzione degli edifici del progetto, fra cui il ricovero per capre e polli, dove è stato appena posto il tetto.
A fine mese, ad incoraggiarci nel proseguimento delle attività è venuta suor Ruth, superiora provinciale, (…). Le donne del progetto sono state molto contente della visita e stanno aspettando con impazienza che inizi il corso di agricoltura con gli insegnanti invitati dal Ministero dell’Agricoltura di Juba. Li abbiamo incontrati a metà mese, i loro nomi sono: Mary, Justin e Moses e sono specializzati in orticoltura, agricoltura e pest management; hanno molta esperienza nel settore, oltre ad essere laurati in agraria. Con il loro aiuto e con il supporto del CISAO dell’Univesità di Torino stiamo realizzando il materiale didattico che verrà usato nel corso che partirà lunedì 2 ottobre 2017.
Eleonora Pozzarese – Volontaria dell’associazione Bankuore Onlus