
Lo scorso 13 dicembre, si è tenuta in Etiopia la seconda conferenza nazionale sul tema “Stop al traffico di esseri umani”, organizzata presso l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo (PDO) dei Salesiani di Addis Abeba. Hanno preso parte tutte le realtà attive nell’ambito della lotta alla tratta: la Chiesa Cattolica Etiope, il VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo) e la CEI_ Conferenza Episcopale Italiana . Il progetto, “Uomini non schiavi, stop al traffico degli esseri umani” è stato sponsorizzato dalla CEI e, negli ultimi due anni, ha visto un’ampia partecipazione e sostegno da parte della Visitatoria salesiana Africa-Etiopia (AET).
Scopo primario della conferenza era realizzare una valutazione finale della campagna lanciata due anni fa in collaborazione con le quattro principali diocesi dell’Etiopia –Addis Abeba, Meki, Adigrat e Gambella. Per questo alla conferenza erano presenti anche il cardinale Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcieparca di Addis Abeba, mons. Abraham Desta, Vicario apostolico di Meki, e mons. Hrvoje Skrlec, Segretario del Nunzio Apostolico, oltre a don Leonardo di Mauro, della CEI e, in qualità di moderatori, il dott. Antonio Raimondi, consulente del progetto in rappresentanza del VIDES, e Meaza Tesfagiorgis, Coordinatrice Generale del progetto.
Quanto ai lavori della conferenza, al mattino, dopo il saluto del Superiore salesiano, don Estifanos Gebremeskel, e un’introduzione del sig. Cesare Bullo, SDB, Direttore del PDO, sono stati presentati i risultati dell’attuazione del progetto nelle diverse diocesi. Ha fatto poi seguito il contributo del dott. Abebaw dell’Università di Addis Abeba, che ha fornito un sommario sintetico delle ragioni che portano alla migrazione illegale, i fattori che lo favoriscono e le sfide da vincere per contenere il fenomeno.
La sessione pomeridiana si è concentrata principalmente sulle domande e le risposte dei partecipanti e delle parti interessate in merito alla via da perseguire per il futuro. I risultati della campagna sono stati consolanti: è stato notato come siano state raggiunti circa 5 milioni di persone, e che nella realizzazione della campagna contro la tratta di esseri umani è stato radunato un grande capitale umano, sono stati elaborati strumenti come volantini, libretti, audiovisivi etc.
Nonostante gli alti rischi del caso, molte persone, in particolare giovani, continuano a migrare irregolarmente e finiscono nelle mani dei trafficanti di esseri umani. I Salesiani oltre a mostrare i pericoli e le conseguenze della migrazione irregolare e della tratta di esseri umani, hanno anche sensibilizzato i gruppi obiettivo, in modo da aiutarli a cambiare comporti e abitudini nei confronti del lavoro nel loro paese.
Un’iniziativa assolutamente importante per far si che l’impegno profuso in questi anni possa proseguire nel tempo, raggiungendo sempre più persone e arginando esponenzialmente il rischio di schiavitù e violenze mascherate da speranza e aspettative di vita migliori.