
Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso ˜ José Ortega
Cosa possiamo definire eticamente accettabile in materia di ambiente e consumi? Esiste una soluzione per la salvaguardia dell’ambiente pur mantenendo il passo della “crescita”?
L’unica risposta eticamente accettabile sarebbe promuovere solo ciò che consente la VITA dell’ecosistema a tempo indefinito. Il ritmo della crescita attuale, però, non pare collimare con questa occorrenza.
Un freno agli eccessi del capitalismo, nella sua connotazione più manifesta di acceleratore dei consumi, del consumismo ad ogni costo, è il primo passo da compiere, soprattutto per i Paesi economicamente avvantaggiati. Ma in un mondo profondamente iniquo in termini di accesso alle risorse, la nostra priorità è far sì che i Paesi, cosiddetti in via di sviluppo, progrediscano e lo facciano attraverso i giusti canali, quelli che tengono in considerazione l’ambiente e la sua salubrità, dalla quale dipende la vita di ogni essere al mondo.
Come favorire uno sviluppo che sia “sostenibile” nei luoghi che cercano di affrancarsi dalla povertà, dal mancato accesso alle risorse? La prima strada da percorrere è sicuramente la conoscenza dei rischi dei modelli di crescita e sviluppo basati su risorse esauribili ed altamente inquinanti, e una profonda sensibilizzazione all’importanza dell’ecosistema e alla preservazione della sua salubrità.
Solo una solida consapevolezza di questi capisaldi può consentire un avanzamento verso la strada dello sviluppo che non sia solo crescita economica ma progresso a 360°, in cui il benessere dell’uomo non sia a discapito dell’ambiente che lo ospita.
Questo è uno dei pilastri del VIDES, la base di ogni sua esperienza progettuale a favore dello sviluppo dei Paesi in cui si trova ad operare. Questa è l’esperienza attuale in Albania, nella periferia di Lethë, attraverso il progetto “Promozione dello sviluppo socio-economico sostenibile nel settore della Green Economy” – AID 10946 (cofinanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale – AICS)
Economia che si tinge di verde, in cui l’uso dei combustibili fossili (petrolio, metano, carbone) e nucleari (uranio), altamente impattanti (emissioni di CO2 e scorie) ed esauribili, cede il passo a risorse rinnovabili e a basso impatto ambientale (solare principalmente) – Tutta l’energia in cui siamo immersi proviene dal sole.
Il progetto, che ha raggiunto la prima annualità, si propone di sensibilizzare e diffondere conoscenza circa i rischi ambientali derivati dall’uso di fonti energetiche non rinnovabili e altamente inquinanti, soprattutto interviene concretamente a:
– migliorare l’offerta formativa in materia, innalzando il livello di competenze tecniche in settori innovativi, per aumentare l’occupazione giovanile nella green economy
– promuovere, nella logica di creazione di valore condiviso, lo sviluppo socio-economico locale e la difesa dell’ambiente a partire dall’utilizzo di energie rinnovabili.
Questo primo anno, la strada verso la meta ha conquistato tappe importanti:
- Corso di aggiornamento per docenti, di due scuole professionali, sulle energie rinnovabili
- Corso di formazione per tecnici energetici, con rilascio di diploma riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
- Apetura di un ufficio di “orientamento al lavoro”, al fine di promuovere l’inserimento dei giovani formati nel mondo del lavoro
- Avvio di tutte le pratiche necessarie alla costituzione di un’impresa sociale nel settore delle energie solari
- Campagna di informazione e sensibilizzazione sui cambiamenti climatici, sulle applicazioni e i vantaggi delle fonti di energia rinnovabili
- Creazione di una piattaforma multi-attori di coordinamento pubblico/privato, funzionale alla creazione di una rete di collaborazione a livello regionale, per promuovere un ecosistema locale in grado di supportare l’imprenditoria sociale e giovanile nel settore delle rinnovabili, con un focus specifico alla tecnologia fotovoltaica.

Non c’è sviluppo che possa definirsi tale se la crescita di un componente di questo prezioso ecosistema avviene a discapito di un altro. Noi ci crediamo e lavoriamo per questo! Per un mondo più equo, per un mondo più verde. Per Tutti!