
“IO SONO ME PIU’ IL MIO AMBIENTE E SE NON PRESERVO QUEST’ULTIMO NON PRESERVO ME STESSO”
(Josè Ortega)
Mai come oggi questo pensiero si afferma con tutta la sua forza e veridicità. Abbiamo, da tempo, superato il limite ma, nonostante i chiari segnali, non ci siamo fermati. Doveva arrivare qualcosa che ci colpisse per via diretta,come un pugno allo stomaco. Qualcosa che colpisse i nostri cari, che inficiasse le nostre relazioni, le libertà individuali. Un virus. Il corona virus. Un virus che, come è stato scientificamente provato, attecchisce in quelle aree in cui l’inquinamento atmosferico è maggiore e proprio grazie a quell’inquinamento si propaga.
Per chi come noi è impegnato nel mondo per la promozione dello sviluppo dei popoli, la sostenibilità di ogni progetto e intervento è l’unica logica perseguibile. Conosciamo bene il prezzo di una crescita irresponsabile basata su risorse esauribili e altamente inquinanti. La conosciamo e non siamo disposti ad alimentarla in nessun modo. Il prezzo da pagare, nel lungo periodo, è inaccettabile e per l’umanità e per la nostra Madre Terra.
Il nostro impegno nei Sud del Mondo, che cercano una via verso lo sviluppo e la crescita, è finalizzato, non solo alla creazione in loco di impianti energetici sostenibili ma anche, e soprattutto, alla promozione della conoscenza circa i rischi dei modelli di crescita e sviluppo basati su risorse esauribili ed altamente inquinanti; alla sensibilizzazione sull’importanza dell’ecosistema e alla preservazione della sua salubrità.
Solo una solida consapevolezza su questi capisaldi può consentire un avanzamento verso la strada dello sviluppo che non sia solo crescita economica ma progresso a 360°, in cui il benessere dell’uomo non sia a discapito dell’ambiente che lo ospita.
La conoscenza alimenta la consapevolezza che auspichiamo diventi sempre maggiore rispetto queste tematiche.
A questo proposito, vogliamo condividere una notizia positiva che riguarda l’Italia e l’Europa:
“Il 14 gennaio 2020 è stato approvato in Parlamento il Green Deal per gli Stati Membri Europei. Tale decreto consiste in un piano di investimenti di 1000 miliardi di euro per i prossimi 10 anni a supporto della lotta contro il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale e la necessità di ridurre le emissioni di CO2. Una delle misure previste dal Green Deal è il Fondo per la Transizione Equa da 7,5 miliardi, destinato a tutte le spese per la decarbonizzazione dell’industria pesante, ovvero per dare sussidio a tutti quei paesi la cui economia e le cui industrie dipendono dall’utilizzo del carbone”
Per l’Italia si stima che saranno devoluti 364 milioni di euro per la riconversione di diversi impianti industriali ad oggi alimentati a carbone, e in particolare per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto.
Per ulteriori informazioni riguardo questa manovra di transizione energetica è possibile trovare un articolo completo sul Green Deal e il Fondo di Transizione Equa per l’Italia qui.