
“Il corona virus non nuoce a meno che tu non sia anziano o abbia una salute cagionevole”.
Abbiamo sentito queste parole ripetersi come un mantra, come se ci fossero vite di serie A e serie B. Ad esprimersi è la fredda legge dell’economia che non considera l’individuo in quanto tale ma come mero numero, da aggiungere o sottrarre a seconda della potenziale convenienza. Non è certamente così per chi ha avuto nonni, genitori, zii, amici scivolati via da questa vita, nell’indifferenza, nel silenzio, nella solitudine.
Nella “Lettera agli anziani”, Papa Giovanni Paolo II affermava:
“(…) presso alcuni popoli la vecchiaia è stimata e valorizzata; presso altri, invece, lo è molto meno a causa di una mentalità che pone al primo posto l’utilità immediata e la produttività dell’uomo (…) gli anziani aiutano a guardare alle vicende terrene con più saggezza, perché le vicissitudini li hanno resi esperti e maturi. Essi sono custodi della memoria collettiva, e perciò interpreti privilegiati di quell’insieme di ideali e di valori comuni che reggono e guidano la convivenza sociale. Escluderli è come rifiutare il passato, in cui affondano le radici del presente, in nome di una modernità senza memoria”.
In questa drammatica emergenza, questa mancanza di considerazione è emersa in modo dirompente e, per noi, inaccettabile. Per questo, abbiamo deciso di dare un peso concreto alle parole di Papa Giovanni per riaffermare con forza il primato della VITA TUTTA.
I dispositivi di sicurezza, se presenti, possono proteggere dal contagio di questo o altri possibili, letali virus. Vogliamo che le persone più fragili, residenti nelle case di riposo, possano avere attenzione e protezione.
Stiamo raccogliendo fondi per dotare dei dispositivi di sicurezza fondamentali (mascherine, guanti, visiere, occhiali, calzari, igienizzanti etc) 29 case di riposo della famiglia salesiana, in 12 regioni di Italia.
Per informazioni: videsitalia@videsitalia.it | 0687656901
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