SERVIZIO CIVILE: VOLONTARI IN RACCONTO

SERVIZIO CIVILE: VOLONTARI IN RACCONTO

Angelica, Gaia, Paola e Chiara sono le protagoniste di oggi. Il loro progetto di servizio civile, rimodulato a causa del covid19, le ha viste reinventarsi in altre attività e, in alcuni casi, con altri enti. Esperienze che stanno dando loro nuovi spunti di crescita personale e professionale. In ogni situazione, anche la più assurda, c’è sempre qualcosa di buono, basta solo riconoscerlo, crederci e viverlo!

“Il nostro progetto è partito dal nulla e prende il nome di “InVolontario” proprio perché noi, come tutti gli altri ci siamo ritrovati in questa situazione involontariamente ma nonostante questo, volontariamente decidiamo di rimanerci e posso dire, sperando di parlare a nome di tutti gli altri colleghi che ad oggi posso definire amici, che ciò che stiamo costruendo insieme è solo l’inizio di una bella avventura. Abbiamo messo in piedi una vera e propria redazione, all’interno della quale ognuno fa la propria parte. È iniziato tutto da una videochiamata in cui ci è stato chiesto di presentarci, senza sapere né chi fossero né da dove venissero gli altri partecipanti nè tanto meno cosa avremmo creato insieme. Ad oggi stiamo mettendo insieme un bel team: abbiamo creato un nostro logo, aperto una piattaforma web ed un nostro profilo social; ogni giorno c’è chi si occupa di ricercare materiale, chi di redigere il piano editoriale, chi di lavorare sull’aspetto visivo e grafico, insomma siamo riusciti a realizzare una vera e propria collaborazione pronta ad accompagnare chiunque ci ascolti. Perché abbiamo intrapreso questo percorso e perché siamo volenterosi di portarlo avanti? sicuramente perché comprendiamo l’importanza dell’informazione per i volontari ed in generale per coloro che si trovano nella nostra stessa situazione, per portare allegria e sorrisi nei confronti di chi ci segue e seguirà ed ultimo ma non meno importante, per renderci utili nei confronti della comunità anche con piccole semplici azioni o articoli giornalieri”. Angelica Vanicore, Progetto Esperin – Roma

“La S. Komen è un’associazione che si occupa della lotta contro ai tumori al seno: tiene alta l’attenzione sul tema dei tumori al seno e più in generale della salute femminile e promuove in modo concreto la prevenzione nelle sue diverse forme; sostiene e migliora le opportunità di cura delle donne che vivono l’esperienza della malattia; potenzia la ricerca e le opportunità di cura, di formazione permanente e di educazione alla salute (…) Personalmente in questo periodo mi sto occupando principalmente dell’inserimento dati in database, ma grazie alle attività che propongono e portano avanti nonostante tutto, ho avuto la possibilità di partecipare già a due incontri che si stanno svolgendo (con cadenza settimanale) proposti dal centro di terapie integrate del policlinico Gemelli, molto interessanti e formativi riguardo strategie e tecniche d’approccio all’emergenza su varie tematiche. Sono molto contenta e soddisfatta del lavoro che sto svolgendo mi piace e grazie a questa opportunità che l’associazione mi ha dato riesco a dare una mano concreta durate questi giorni di difficoltà per tante persone coinvolte direttamente o indirettamente”. Chiara Ciurlanti, Progetto Esperin – Civitavecchia

“La mia esperienza con il volontariato era iniziata già prima della pandemia, tramite la collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri, ma mi occupavo solamente della vigilanza. Dopo la chiusura delle scuole in seguito al decreto ministeriale, messo in atto per arginare il diffondersi del covid, ho potuto toccare con mano che molte persone sole e molti anziani si trovavano a vivere con profondo disagio la situazione che si era venuta a creare, sia emotivamente che logisticamente, essendo impossibilitati a gestire la loro quotidianità senza esporsi a rischi per la loro salute. Ho deciso così di dare, nel mio piccolo, un sostegno ad alcuni anziani in difficoltà offrendo la mia disponibilità, qui ad Ostia, a vicini di casa e conoscenti. Mi sono resa disponibile per piccole commissioni quali spesa alimentare e di prodotti per l’igiene della casa, dottore e reperibilità farmaci, posta, ritiro e consegna pacchi, tintoria, giornalaio, servizio dog sitter. Questa esperienza mi ha gratificato moltissimo e mi ha arricchito nel profondo; un gesto gentile, una parola di conforto, una telefonata, per molti di loro sono stati un piccolo aiuto per sentirsi meno soli”. Paola Garatzu, Progetto Impari – Ostia

“Il 16 aprile il nostro progetto è stato riattivato e abbiamo scelto di lavorare da remoto. Ci è stato chiesto di fare un doposcuola online (…). Questa proposta ha avuto un buon riscontro e ha anche rincuorato noi volontari¸ che eravamo partiti un po’ scoraggiati. In più aiutiamo a controllare il corretto caricamento online dei compiti. Lavorare a distanza tramite lo schermo di un pc a volte risulta complicato e si percepisce che ci manca lo stare insieme, la possibilità di poterci confrontare di fronte ad un caffè; tuttavia gli strumenti digitali che ci prima ci isolavano ora ci fanno sentire più vicini. Mi colpiscono sempre i volti dei miei colleghi in videoconferenza. Quando ci connettiamo, chi più chi meno, abbiamo tutti una faccia così seria e pensierosa, ma appena ci vediamo tutti insieme le nostre espressioni cambiano; abbiamo tutti dei meravigliosi sorrisi che illuminano lo schermo del computer”. Gaia Raffaelli, Progetto Esperin – Roma