A TUTTI I VOLONTARI
DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
Ente VIDES
Roma 29 aprile 2022
A voi, carissimi Volontari del Servizio Civile Universale che avete vissuto un anno di volontariato presso il nostro Ente Vides, vuole giungere il mio saluto e Grazie – al quale si unisce quello di tutte le nostre sedi – al termine di questa esperienza che vi ha visti impegnati a svolgere compiti ed attività che hanno certamente arricchito l’ambiente in cui avete prestato il vostro servizio, ma che – in primo luogo – hanno aiutato a crescere voi stessi in quanto persone. E, sono sicura, se avessimo modo di condividere le vostre “storie” vissute in questo anno di servizio civile, emergerebbe tanta ricchezza ricevuta e donata. Certamente non saranno mancati i momenti di difficoltà da dover gestire e superare ma anche questo fa parte del “gioco”, oltre ad essere occasione di crescita e maturazione.
Se ricordate, abbiamo iniziato l’anno con un momento di formazione guidato dai giovani di “Comunità di Connessioni” coordinati da Padre Francesco Occhetta S.j. sul tema “Vocazione politica” La radice dell’impegno per una cittadinanza attiva. E l’incontro era iniziato con degli interrogativi che vi erano stati posti:
Cosa sono chiamato a fare?
Chi sono chiamato a diventare?
Cosa mi sento di servire?
Credo sarebbe importante provare a rispondere ora a queste domande, con la consapevolezza di ciò che sono stato chiamato a fare, di ciò che sono diventato e chi ho servito! Vedrete che ciò che emergerà sarà, di sicuro, una maggiore consapevolezza di cosa voglia dire impegnarsi “politicamente”, in una cittadinanza attiva che significa dare valore centrale “alla dimensione dello stare insieme, della comunità”, per potere agire uniti, nel mondo. Ma questo è possibile solo se riusciamo a conoscere profondamente noi stessi per poi uscire verso l’altro. E sono certa che l’anno di servizio civile vi abbia messi di fronte a chi siete davvero, dovendo spesso fare i conti con i vostri pregi e capacità ma anche limiti che tutti abbiamo ma che è importante sapere leggere con spirito critico e desiderio di lavorarci sopra. Infatti, anche se magari non avete colto subito i frutti, certamente vi renderete conto che, facendo bene il Servizio Civile, la vostra dimensione è diventata già politica, perché avete aiutato la società a superare l’Io per costruire un Noi sociale, comunitario.
Proprio per questo non possiamo non essere particolarmente coinvolti in questa guerra che si sta consumando ad Est della nostra Europa! Una comunità – dovunque essa sia – sta soffrendo terribilmente, e non ci può lasciare estranei: cerchiamo qui comunità che accolgono profughi ucraini nelle nostre città e paesi, chiediamo di cosa c’è bisogno in questo momento, quale piccolo o grande contributo posso dare? Vedete, questa guerra – come tutte le guerre – è proprio la risultante negativa ed il contrario di ciò che speriamo abbiate coltivato in voi circa il senso della comunità e la responsabilità che ognuno ha nei confronti di essa! Proprio ieri siamo tornati da una missione in Moldavia, composta da giovani volontari del Vides, per prestare aiuto ai profughi ucraini rifugiatisi in questo Stato, attualmente anch’esso minacciato. Il servizio, la presenza affettuosa, il distrarli magari con qualche momento di animazione, verso gente come noi che da un giorno all’altro si è trovata a dovere lasciare il proprio quotidiano, è diventato uno scopo importante per chi ha scelto di essere “volontario” nella propria esistenza e di donare un po’ del proprio tempo a chi può averne bisogno. Pensateci! Non concludete così le vostre esperienze di servizio civile ma – nei limiti delle vostre possibilità – fatene una dimensione esistenziale. Questo anno vissuto in ambiente salesiano – stile educativo che forse molti di voi non conoscevano – dovrebbe avervi messo davanti ad una realtà dove le comunità educanti (suore e laici) hanno scelto di aiutare i giovani a trovare il senso e la realizzazione della propria vita, basandola su sani principi etici, morali e religiosi. Portate nel cuore questi esempi e testimonianze! Ed è per questo che il mio Grazie sincero va anche alle/agli OLP che vi hanno accompagnato in questo vostro cammino, ai/alle responsabili di sede, responsabili della formazione e formatori, progettisti, consigliere di pastorale giovanile, comunità educanti e comunità religiose, a tutto lo Staff della sede Nazionale che dietro le quinte lavora incessantemente affinché tutto proceda al meglio. E, dietro il nostro Grazie, c’è il Grazie di tutti quei bambini, ragazzi, giovani ed anziane che vi siete presi a cuore.
Ora siete pronti per proseguire il cammino della vostra vita con la consapevolezza che nulla ha valore se vissuto in solitudine, fuori dalle nostre comunità sociali. Siete pronti per portare la ricchezza che avete ricevuto e prendere il “volo”. Papa Francesco usa una bellissima espressione ed invito che mi pare riassuma tutto questo: “DECOLLIAMO INSIEME”! potremo così contribuire, INSIEME, a costruire un mondo diverso.

E… Buona Vita a ciascuno di voi
