ATTIVITA’ DAI GRUPPI DI VOLONTARIATO. TARANTO: “VIDES UNA PRESENZA”

Condividiamo la relazione inerente l’attività di contrasto al bullismo del gruppo di volontariato “VIDES Una Presenza”, quotidianamente impegnato nelle aree più povere e complesse di Taranto – Puglia – attraverso:

  •  sostegno scolastico ai bambini in difficoltà
  • animazione di attività ludiche e sportive
  • distribuzione banco alimentare e abbigliamento
  • animazione presso il reparto di pediatria dell’ Ospedale SS. Annunziata di Taranto
  • sportello di ascolto
  • campi di formazione al volontariato

RELAZIONE INCONTRI PROGETTO SUL BULLISMO
Nella giornata di sabato 2 Aprile, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Taranto, si è svolto il primo dei tre incontri progettati dal VIDES “Una Presenza” e dall’Associazione “Madonna Delle Grazie per trattare il tema del “Bullismo”.
In rappresentanza del Vides era presente il presidente Avv. Antonio Santoro e la delegata Sr. Grazia Dicesare; in rappresentanza dell’Associazione “Madonna delle Grazie” era presente la Dott.ssa Mary Luppino, la Counselor Fabiola Silvestri e Natalia Solito, responsabile del progetto.
Il Progetto, preparato dall’Associazione, e, rivolto ai bambini che frequentano i corsi di Inglese Cambridge, presso il suddetto Istituto, è denominato: “Bullismo tra noto e ignoto”, ed ha come fine quello di rimarcare la pericolosità del fenomeno e di quanto sia sviluppato.
All’inizio, alla presenza dei genitori e dei bambini, si è tenuta una discussione generale per delineare quelle che sono le caratteristiche del bullismo, come si presenta e in che modo è possibile riconoscerlo. L’incontro, e la scelta non è casuale, è stato pensato in particolare per la fascia d’età della scuola primaria, … ! Si ritiene infatti che discutere di un argomento così importante e delicato con ragazzini che vivono tutti i giorni, soprattutto a scuola, un contesto sociale che li pone sempre in contatto con gli altri, possa metterli in guardia sulla pericolosità del fenomeno, di come reagire, di come evitare di commettere a loro volta atti di bullismo. Sviscerando le caratteristiche di questo fenomeno, si è messo in risalto che non esiste una sola forma di bullismo: c’è un bullismo di tipo diretto che si manifesta tra chi compie l’azione e chi la subisce, quindi che impiega direttamente offender e ricevente; un bullismo di tipo indiretto, che invece può riguardare molte più persone, tipico del branco che si scaglia contro una singola persona; esiste anche un bullismo che, se vogliamo, è ancora più sottile e subdolo, ovvero quello psicologico che non lascia tracce evidenti ma scava nel profondo di una persona che raramente riesce ad accorgersi subito di ciò che sta subendo. Questo avviene di solito attraverso la manipolazione, comportamenti fuorvianti e discontinui, atti ricattatori, minacce. Alla fine della spiegazione del tema in generale, è stato chiesto ai bambini se si fossero mai trovati in situazioni simili e come avessero reagito. Dopo un timido approccio iniziale, molti dei presenti hanno iniziato a raccontare le proprie esperienze. Dopo aver ascoltato le varie testimonianze portate dai presenti, è stata posta una domanda: “Cosa fare nel caso in cui si è vittima di bullismo?” Tutti hanno risposto con “Denunciare, parlarne con qualcuno di cui ti fidi,” … è proprio ciò che bisogna fare. Alla fine dell’incontro è stato presentato il programma per i successivi due incontri da tenersi i giorni 9 e 23 aprile. Il riscontro della prima giornata è stato positivo in quanto i bambini hanno partecipato attivamente portando la loro esperienza.
Il secondo incontro, tenutosi sabato 9 Aprile, con la sola presenza dei bambini è risultato interessante. Sono stati accolti dalla delegata del VIDES sr. Grazia Dicesare, dalla Counselor Fabiola Silvestri e da Natalia Solito. L’incontro è iniziato riassumendo brevemente ciò che era stato detto nell’incontro precedente.
Ai bambini è stato distribuito materiale da disegno con la consegna dell’attività da svolgere: “Disegnate cosa vi fa venire in mente la parola bullismo”. I lavori sono stati eseguiti con musica di sottofondo, scelta da loro, che li ha aiutati ad esprimere, col disegno creativo, la risposta al tema. Dopo aver sistemato gli elaborati su un cartellone, i bambini sono stati invitati a scrivere su un secondo cartellone, al centro del quale c’era scritta in grande la parola “BULLISMO”, il sentimento che suscitava in loro quel tema. Infine queste parole sono state tradotte in inglese, con l’aiuto della tirocinante Alessia Fumarola, per dare completezza all’argomento dal momento che i partecipanti provengono dai corsi di lingua inglese.
La terza ed ultima giornata si è svolta il giorno 23 aprile. Non è stato possibile avere la presenza dei genitori perché abbiamo constatato che il sabato mattina viene impiegato dagli stessi per sopperire alla mancanza di tempo durante la settimana. Alcuni però sono venuti sporadicamente per vedere gli elaborati dei bambini. Sr. Grazia ha premiato i bambini per la costanza e la partecipazione attiva con dei piccoli doni. Le foto, scattate davanti ai cartelloni e con l’equipe di lavoro, restano il ricordo che porteremo nel cuore da questa esperienza oltre ai contenuti e alla consegna di non essere mai causa di bullismo negli ambienti che frequentiamo. In definitiva, da una breve verifica fatta con l’equipe di lavoro, l’esperienza può considerarsi positiva.