L’iniziativa, realizzata dal VIDES in qualità di partner della ONG AISPO, potenzierà le prestazioni di tre strutture sanitarie a Wau tramite riabilitazioni, forniture, formazione, potenziamento delle risorse umane ed educazione sanitaria a livello comunitario al fine di Migliorare l’accesso ai servizi di base e alla ricostruzione del tessuto socio-economico attraverso interventi finalizzati alla creazione di resilienza, con l’ottica di ottenere un impatto sostenibile nel medio-lungo termine e risultati che vadano oltre la risposta immediata all’emergenza e che pongano le basi per lo sviluppo del Paese, la ricostruzione della società civile ed il benessere delle popolazioni locali.
Paese: Sud Sudan
Enti Finanziatori: AICS- Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sede Addis Abeba
Settore: Salute
Partner in loco: Salesian Sisters Gumbo e il Ministero della Sanità del Western Bahr el Ghazal
Ente capofila: Associazione Italiana per la Solidarietà tra i Popoli
Periodo di realizzazione: dal 10/03/2023 al 09/06/2024
Risultati attenuti:
- Migliorati la qualità e l’accesso ai servizi sanitari di base con particolare riferimento ai gruppi più vulnerabili
- Fornito supporto ai servizi di base del sistema sanitario nazionale sud sudanese, attraverso il capacity building del personale sanitario, nonché popolazione sensibilizzata attraverso campagne di sensibilizzazione
Beneficiari diretti:
- Donne in età fertile – circa 20.000 donne all’anno, pazienti dei servizi coinvolti
- Bambini sotto i 5 anni – circa 21.000 bambini sotto i 5 anni all’anno, pazienti dei servizi coinvolti di cui 10.920 maschi e 10.080 femmine.
- 5.000 pazienti affetti da patologie croniche, 2.2250 maschi e 2.750 femmine
Beneficiari indiretti:
rifugiati, sfollati e comunità ospitante, per un bacino di utenza di oltre 500.000 nel Western Bahr el Ghazal, di cui 245.000 di sesso maschile (ca. 49%), 255.000 di sesso femminile (ca. 51%), 105.000 bambini sotto i 5 anni di età (ca. 21% del totale), 63.750 donne in età fertile (ca. 13% del totale della popolazione e ca. 25% della popolazione femminile) e 25.000 pazienti affetti da patologie croniche o sistemi immunitari compromessi (ca.3% del totale della popolazione).